12 Ottobre 2024

SOS tartarughe: l’ambientalista Sebastian Colnaghi richiama l’attenzione sulla necessità di ridurre l’uso della plastica dopo il ritrovamento di una tartaruga marina senza vita

Colnaghi cita uno studio dell’University of Queensland che rivela che almeno il 52% delle tartarughe marine ha ingerito rifiuti. La plastica è particolarmente letale poiché le tartarughe non riescono a distinguere i sacchetti di plastica dalle meduse di cui si nutrono. Una volta ingeriti, i sacchetti di plastica possono essere fatali.

Sebastian Colnaghi

Durante un’escursione lungo la costa dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, in Sicilia, l’ambientalista Sebastian Colnaghi ha trovato morta una giovane tartaruga marina della specie Caretta caretta. La causa del decesso è stata l’ingestione di un palamito, uno strumento da pesca composto da una lunga lenza con fili di nylon e ami.

SOS tartarughe: l’ambientalista Sebastian Colnaghi richiama l’attenzione sulla necessità di ridurre l’uso della plastica dopo il ritrovamento di una tartaruga marina senza vita

Sebastian Colnaghi, recentemente nominato da Legambiente ambasciatore del progetto “Tartalove” per la protezione delle tartarughe marine, ha subito contattato la Guardia Costiera che ha provveduto alla rimozione dell’animale.

“Un altro animale vittima dell’inquinamento e della negligenza umana – dichiara l’ambientalista. – Questa giovane tartaruga è stata portata a riva dalla mareggiata e un’ispezione ha rivelato la presenza di un pericoloso palamito che fuoriusciva dalla sua bocca”.

Le tartarughe marine, creature simboliche dei nostri mari, sono sempre più minacciate dall’ingestione accidentale di ami da pesca e plastica. Colnaghi ha sottolineato l’urgenza di agire per prevenire l’estinzione di questa specie.

“Oltre 33 mila bottigliette di plastica finiscono in mare ogni minuto – aggiunge Colnaghi. – La plastica rappresenta una minaccia non solo per le tartarughe ma per l’intero ecosistema marino. È essenziale agire per garantire che le generazioni future possano ammirare queste creature senza doverle piangere”.

Colnaghi cita uno studio dell’University of Queensland che rivela che almeno il 52% delle tartarughe marine ha ingerito rifiuti. La plastica è particolarmente letale poiché le tartarughe non riescono a distinguere i sacchetti di plastica dalle meduse di cui si nutrono. Una volta ingeriti, i sacchetti di plastica possono essere fatali. Per questa ragione la Caretta caretta è ora inclusa nella lista rossa delle specie in via di estinzione dell’IUCN. Questo evidenzia l’urgenza di adottare misure concrete per proteggere queste affascinanti creature marine e preservare il fragile equilibrio del nostro ecosistema marino.

 


INFORMAZIONI DI CONTATTO:

Daniela Franzò
Giornalista professionista e responsabile della comunicazione
E-mail: danielafranzo.giornalista@gmail.com

Sebastian Colnaghi
E-mail: sebastiancolnaghi@gmail.com 

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